Il "Museo del Deporte de la Provincia de Santa Fe” nella città di Rosario possiede un tesoro inestimabile di contenuti e storie. Dal design moderno, multifunzionale e di livello internazionale invita a capire la storia della Provincia di Santa Fe e il suo amore per lo sport.
Racconta in parallelo di Luis Brunetto, campione olimpico di atletica e salto nel 1924, passando per Luciana Aymar, atleta di hockey su prato e otto volte “miglior giocatrice del mondo” tra il 2000 e il 2012, fino ad arrivare al presente con il calciatore Lionel Messi come portabandiera, mostrando orgogliosamente la storia sportiva di centinaia di immigrati.
Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, l'immigrazione italiana in Argentina è fondamentale nella trasformazione del paese. Buenos Aires è uno dei porti di accoglienza per eccellenza, ma lo è anche Santa Fe, la regione agricola più importante del paese. La prima colonia italiana qui si chiama “Speranza”. Un'altra delle zone più ambite dagli immigrati è Rosario, il secondo porto dell’Argentina per importanza, qui c’è molto più lavoro.
Nel 1925 Julio Libonatti, figlio di immigrati e giocatore del Newll's Old Boys (stesso club da cui nasce Lionel Messi), diventa il primo giocatore americano venduto ad un club italiano, il Torino. Altri diventano maratoneti, automobilisti, nuotatori, ciclisti, pugili, vogatori, giocatori di basket, giocatori di hockey, giocatori di pallavolo, tennisti...
Testimonianza raccolta in collaborazione con Romina Deprati, Andrea Pedemonte e l’Archivio Museo del Deporte de la Provincia de Santa Fe, Rosario - Argentina