MEI, Museo nazionale della Emigrazione Italiana - Piazza della Commenda
In occasione del Giorno della Memoria il MEI, in collaborazione con l’Associazione Amici di Paganini, presenta, in prima esecuzione assoluta, la performance “Musica per forza”, in cui la regista Lorenza Codignola leggerà un proprio testo inedito liberamente ispirato alla vicenda di Fania Fénelon, musicista ebrea internata ad Auschwitz-Birkenau, e dell’Orchestra femminile del campo. Sarà supportata dalla musica del Quartetto Nannerl, che eseguirà il quartetto n. 8 in Do minore op. 110 di Dimitri Shostakovich, che l’autore stesso dedicò alla memoria delle vittime del fascismo e della guerra. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Prenotazione obbligatoria al seguente link Eventbrite: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-musica-per-forza-524335350147
Il MEI dedica un’area del percorso museale alle migrazioni forzate indotte da eventi storici e politici di tipo discriminatorio. La performance permetterà al pubblico di avvicinarsi, attraverso l’arte e nella suggestiva cornice della Commenda di Pré, a una storia poco conosciuta in cui la musica ha svolto un ruolo fondamentale.
Lorenza Codignola ha conseguito il diploma di regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Ha accumulato, nel corso della sua vita professionale esperienze molto significative a partire dalla stretta collaborazione con Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Tadeus Kantor.
Lavora nello spettacolo da anni anche in settori organizzativi ma si è specializzata nella regia lirica mettendo in scena titoli del repertorio italiano classico e contemporaneo per grandi teatri italiani e internazionali: Fenice di Venezia, Regio di Parma, Casino di Montecarlo, Comunale di Bologna, La Zarzuela di Madrid, Festival Mozart La Coruna, New National Theatre e Orchard Hall Bunkamura di Tokio.
È stata Docente di cattedra di Arte Scenica al Conservatorio Paganini di Genova dal 1988; è stata Direttore dell’Organizzazione Artistica del Rossini Opera Festival di Pesaro (1988/99), del Ravenna Festival, del Verdi Festival di Parma. Ha firmato la regia e scritto lei stessa testi per il teatro e testi di innumerevoli programmi radiofonici per la Rai. Ha tenuto corsi d’interpretazione scenica per la Japan Opera Foundation, per l’Università musicale di Tokio e corsi di Scrittura Teatrale per la Scuola Holden di Torino.
Il Quartetto Nannerl (Yesenia Vicentini e Filippo Taccogna, violini, Teresa Valenza, viola, Carola Puppo, violoncello), che dedica il proprio nome alla sorella maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, nasce nel 2017 all’interno del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova. Nonostante la giovane età, ogni componente del quartetto sta intraprendendo una brillante carriera anche in ambito solistico, debuttando in importanti sale come quella del “Museo degli strumenti ad Arco” di Cremona, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Fraschini di Pavia, l’Auditorium Verdi di Milano, l'Auditorium Manzoni di Bologna, la Sala Nervi in Vaticano alla presenza di Papa Francesco e, sempre a Roma, presso i Musei Vaticani; dal 2018 si esibiscono anche all’estero, vantando già prestigiosi concerti: in Francia al Consolato Italiano di Nizza, al Teatro dell’Opera e al Théâtre de Variétés di Montecarlo, al Palais de l’Europe di Mentone, al Teatro di Bastia in Corsica, al Peace Center di Betlemme, in Svizzera, in Polonia, in Belgio, in Olanda, in Spagna e in Grecia. In collaborazione con la GOG, i quattro strumentisti sono stati invitati ad esibirsi all'interno dell'Inaugurazione dell'Anno Accademico 2022-2023 dell’Università di Genova.
Il nuovo MEI - Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana - nasce dall’accordo tra il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova con la volontà di raccontare molteplici aspetti del fenomeno migratorio italiano dall’Unità d’Italia ad oggi. Il riallestimento multimediale è visitabile all'interno della Commenda di San Giovanni di Prè, ristrutturata per l’occasione, e vive in stretta relazione con il Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni e il Galata Museo del Mare.
Da Genova milioni di italiani sono partiti diretti alle Americhe, all’Africa, all’Asia, all’Australia e all’Europa lasciando tutto per giocarsi un viaggio senza ritorno. Il MEI nasce per ricordare questi migranti, raccontare le storie e i motivi della partenza da punto di vista umano, storico, sociologico. Un museo innovativo e multimediale, dove i visitatori possono interagire con spazi e oggetti e vivere esperienze immersive grazie allo stato dell’arte della tecnologia. Vedere, ascoltare, imparare e mettersi alla prova, negli allestimenti scenografici di uno degli edifici medievali più antichi della città.