Le storie degli espatriati antifascisti si trovano nell'Area 08, Italiani in movimento.
Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, con l’affermarsi della dittatura fascista, in Italia si verificò nuovamente, come era già capitato durante il Risorgimento, un movimento di persone diretto all’estero: si trattava di cittadini antifascisti, lavoratori, politici e uomini di cultura, socialisti, comunisti, cattolici, repubblicani, anarchici, militanti del nascente movimento di Giustizia e Libertà, oltre a un numero rilevante di personalità che facevano riferimento al pensiero politico liberale.
Rifugiati politici, espatriati, fuoriusciti, clandestini, fuggiaschi, così definiti in base ai diversi punti di vista, ma soprattutto donne e uomini antifascisti che, costretti dalle circostanze politiche, per coerenza con il proprio credo politico e per sfuggire alla violenza fascista, decisero di emigrare e dall’estero mantenere vivo il proprio attivismo, sostenendo i movimenti di opposizione interna che continuavano ad operare in clandestinità in Italia.