Alessandro Pertini nasce a Stella San Giovanni, nella provincia di Savona, il 25 settembre 1896. Durante la Prima Guerra Mondiale è un tenente dei mitraglieri, mentre nel primo dopoguerra si laurea in Giurisprudenza e Scienze Politiche aderendo ben presto al Partito Socialista.
Fervente antifascista, viene condannato una prima volta a otto mesi di carcere e nel 1926 gli sono assegnati cinque anni di confino. Insieme a Filippo Turati, espatria in Francia. Tra Nizza e Parigi, Pertini lavora come muratore, comparsa del cinema e lavatore di taxi affiancando queste attività al suo impegno politico.
Nel 1929 rientra in Italia sotto falso nome; viene arrestato e condannato a dieci anni e nove mesi di confino dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato.
Liberato nel 1943, partecipa attivamente alla Resistenza e diventa vicesegretario del Partito Socialista. Viene nuovamente arrestato dai nazi-fascisti, condannato a morte e internato nel carcere di Regina Coeli da dove fugge nel 1944 grazie a un’azione partigiana.
Nel secondo dopoguerra è eletto all’Assemblea Costituente, diventa poi senatore e deputato e successivamente Presidente della Camera.
Nel 1978 il Parlamento italiano lo elegge Presidente della Repubblica: è il più amato dal popolo italiano anche grazie al suo modo nuovo e dinamico di entrare in sintonia con gli italiani, soprattutto con i giovani.
Testimonianza raccolta grazie alla collaborazione con l'Archivio Storico della Presidenza della Repubblica.
Sandro Pertini nasce a Stella San Giovanni.
Primo arresto e prima condanna al confino. Pertini emigra in Francia.
Rientrato in Italia sotto falso nome, viene nuovamente arrestato e condannato.
Diventa vicesegretario del Partito Socialista, viene di nuovo arrestato e condannato a morte.
Viene eletto all'Assemblea Costituente, poi senatore e deputato e dopo Presidente della Camera.
Viene eletto Presidente della Repubblica.