Negli anni, migliaia di italiani hanno scelto l’estero per tentare la fortuna, o avere la speranza di un lavoro sicuro e un futuro migliore per sé stessi e per le loro famiglie. In molti casi sono stati assunti come operai, manovali, minatori, falegnami.
Le tragedie sul lavoro sono un tema ancora attuale al giorno d’oggi.
Qui vi riportiamo le storie di alcuni incidenti sul lavoro che si sono trasformati in stragi.
Tra fine ‘800 e metà ‘900, gli italiani trovano lavoro negli Stati Uniti, a Cherry, a Dawson, a Monongah, e lì molti di loro muoiono per condizioni di sicurezza praticamente inesistenti. A Cherry lavorano soprattutto minatori emiliani. Il 13 novembre 1909 scoppia un incendio enorme: 279 vittime, 73 delle quali italiane. La miniera di Dawson, invece, è tra le più sicure con attrezzatura all’avanguardia.
Il 22 ottobre 1913 un’esplosione di gas causa 263 vittime (140 italiane). Monongah è un disastro su più fronti: le vittime si stima siano tra i 500 e 900, ma molti cadaveri non sono riconoscibili e la direzione della compagnia non ha una lista completa dei dipendenti.
Negli Stati Uniti gli italiani sono assunti anche nelle fabbriche tessili, tra queste c’è la Triangle Shirtwaist Company, nel cuore di Manhattan. Qui le operaie lavorano in condizioni pessime e con uno stipendio misero. L’incendio divampa il 25 marzo 1911, fa 146 vittime.
Nel 1926, un gruppo di montanari modenesi si trasferisce in Corsica per lavorare come segantini. Una violenta bufera di vento si abbatte sulla loro baracca, 12 sono i morti. Le autorità corse e quelle italiane non si presentano nemmeno ai funerali. L’8 agosto 1956, a Bois du Cazier nella miniera di Marcinelle, scoppia un incendio che provoca la morte di 262 persone, 139 tra loro sono italiani.
In Svizzera, l’impianto di Mattmark è uno di quelli dove la manodopera straniera è più impiegata. Il 30 agosto 1965, una valanga di oltre due milioni di metri cubi di ghiaccio si stacca dal ghiacciaio e investe in pieno le baracche degli operai facendo 88 vittime, 56 delle quali italiane.
Il 13 novembre 1909 scoppia un incendio enorme nella miniera di Cherry. Di 279 vittime, 73 sono italiane.
La miniera di Dawson dovrebbe essere tra le più sicure e all'avanguardia. Il 22 ottobre un'esplosione di gas causa 263 vittime.
Monongah è un disastro su più fronti. Il 6 dicembre una fortissima esplosione provoca il crollo della miniera. Molte delle vittime non sono più riconoscibili.
L'incendio nella fabbrica tessile Triangle Shirtwaist Company, nel cuore di Manhattan, divampa il 25 marzo.
Un gruppo di montanari si trasferisce in Corsica per lavorare come segantini. Una violenta bufera di vento si abbatte sulla loro baracca.
L'8 agosto nella miniera di Marcinelle a Bois du Cazier scoppia un incendio che provoca la morte di 262 persone.
Il 30 agosto una valanga di oltre due milioni di metri cubi di ghiaccio nei pressi dell'impianto di Mattmark si stacca investendo in pieno le baracche degli operai.